Avvisi bonari: sconto sulle sanzioni con la definizione agevolata

25 Gennaio 2023di Zorana Denkovic

Tra le misure individuate dalla Legge di Bilancio 2023 ai fini di supportare i contribuenti nella situazione economica creatasi per effetto dell’aumento dei prezzi dei prodotti energetici, è stata disciplinata anche la definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato ai sensi degli artt. 36-bis del D.P.R. 29 settembre 1973 n. 600 e 54-bis del D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633, c.d. avvisi bonari.

La definizione agevolata prevede, per i contribuenti che vi aderiscono, la possibilità di beneficiare della riduzione delle sanzioni dal 10% al 3%, restando ferma la totalità delle imposte e degli interessi.

Possono essere oggetto della definizione gli avvisi bonari delle dichiarazioni, sia Iva che Redditi, relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, a condizione che:

  • il termine di pagamento dei 30 giorni non sia ancora scaduto alla data di 1° gennaio 2023;
  • la comunicazione di irregolarità venga recapita successivamente al data di 1° gennaio 2023.

L’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate ha previsto la possibilità di richiedere, tramite il canale CIVIS, l’emissione dell’avviso contente le sanzioni ricalcolate.

Il pagamento delle somme rideterminate o della prima rata dovrà avvenire entro la consueta scadenza di 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione.

In caso di mancato pagamento delle somme ricalcolate, la definizione non produrrà nessun effetto e saranno applicate le ordinarie disposizioni in materia di sanzioni e riscossione.

La definizione agevolata potrà essere adottata anche per gli avvisi bonari, a prescindere dal periodo di imposta, relativamente ai quali il contribuente ha optato per la rateazione ed essa risulta in corso al 1° gennaio 2023.  Anche in questo caso le sanzioni sono ridotte al 3% e sono determinate sul valore dell’imposta che residua in seguito ai versamenti effettuati fino al 31 dicembre 2022.

Un’ulteriore previsione relativa agli avvisi di irregolarità è la possibilità di rateizzare le somme dovute fino ad un massimo di 20 rate, a prescindere dell’importo. Ai fini di uniformare a tale regola anche le rateazioni già in corso al 1° gennaio 2023 e per le quali era previsto il limite di 8 rate, è stata concessa la possibilità di estendere tali piani rateali fino a 20 rate.