Nuova Sabatini Green

3 Gennaio 2024di Giovanna Pravato

Un’agevolazione pensata per sostenere lo sviluppo delle PMI che mira a ridurre l’impatto ambientale dell’attività produttiva.

Introdotta nel 2013 con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese, la cd. Sabatini è un’agevolazione rivolta alle PMI per sostenere l’acquisto o l’acquisizione in leasing di beni strumentali nuovi ad uso produttivo, nonché software e tecnologie digitali.

L’agevolazione consiste nella concessione, da parte di banche e intermediari finanziari aderenti, di finanziamenti, unitamente al riconoscimento di un contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi su tali finanziamenti.

Il finanziamento deve essere:

  • di durata non superiore a 5 anni;
  • di importo compreso tra 20.000 € e 4 milioni di €;
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, applicando in via convenzionale un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% per gli investimenti 4.0;
  • 3,575% per gli investimenti green.

Investimenti green

Questa categoria di investimenti viene introdotta con la legge di bilancio 2020 per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023 con il fine di incentivare le aziende a investire in tecnologie e attrezzature che consentano di ridurre l’impatto ambientale delle loro attività produttive.

I cosiddetti investimenti green sono gli acquisti o acquisizioni in leasing di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo a basso impatto ambientale, che si collocano nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Per tali operazioni l’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti in misura maggiore rispetto ai beni considerati ordinari per un ammontare di tasso convenzionale d’interesse annuo pari al 3,575%.

Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato è richiesta alternativamente:

  • idonea certificazione ambientale di processo rilasciata o convalidata da un organismo indipendente accreditato;
  • che i beni siano corredati da certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello europeo oppure da un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni (tra quelle indicate nell’allegato 6/C alla circolare n. 410823 del 6/12/2022). La certificazione e/o autodichiarazione dovrà essere attestata da dichiarazione liberatoria resa dal fornitore sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Come funziona

Per accedere all’agevolazione la procedura è la seguente:

  1. L’impresa presenta alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge;
  2. La banca/intermediario finanziario verifica la regolarità formale, la completezza e la correttezza della documentazione trasmessa dall’impresa e trasmette al Ministero richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo;
  3. La banca/intermediario finanziario, previa conferma da parte del Ministero, ha la facoltà di concedere il finanziamento alla PMI;
  4. Il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo e lo trasmette alla stessa e alla relativa banca/intermediario finanziario;
  5. La banca/intermediario finanziario si impegna a stipulare il contratto di finanziamento con la PMI e ad erogare alla stessa il finanziamento in un’unica soluzione oppure, nel caso di leasing finanziario, al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene o alla data di collaudo, se successiva. La stipula del contratto di finanziamento può avvenire anche prima della ricezione del decreto di concessione del contributo;
  6. L’impresa, ad investimento ultimato e previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’investimento, compila, in formato digitale ed esclusivamente attraverso la procedura disponibile sulla piattaforma (https://benistrumentali.dgiai.gov.it/Imprese), il modulo RU (richiesta di erogazione del contributo) e la trasmette al Ministero, unitamente all’ulteriore documentazione richiesta.

Erogazione del contributo

L’Erogazione del contributo avviene in un’unica soluzione se l’importo del finanziamento deliberato non è superiore a 200.000 euro, negli altri casi è prevista l’erogazione in quote annuali, secondo il piano temporale riportato nel provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento. In tali casi, la PMI, successivamente alla trasmissione del modulo RU, deve trasmettere al Ministero, anche il modulo RP (la Richiesta di Pagamento) con cadenza annuale, non prima di dodici mesi dalla precedente richiesta di erogazione/pagamento ed entro i dodici mesi successivi a tale termine.