Durante il periodo natalizio è consuetudine, da parte delle imprese, organizzare cene a favore dei dipendenti, dei clienti e dei fornitori.
Al fine di definire il trattamento fiscale risulta fondamentale suddividere i soggetti beneficiari di tali cene fra dipendenti e soggetti terzi all’impresa.
Nella circolare 1/2018 dalla Guardia di Finanza si afferma che è quindi buona prassi identificare nei documenti fiscali a chi si rivolgono le spese sostenute, allo scopo di applicare il corretto regime fiscale.
Come specificato dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 34/E/2009, le cene natalizie a favore dei dipendenti sono deducibili dal reddito d’impresa per il 75% del loro ammontare nel limite del 5‰ dell’importo delle spese per prestazioni di lavoro dipendente.
Mentre le cene a favore di soggetti terzi sono deducibili dal reddito d’impresa secondo le regole stabilite per le spese di rappresentanza. Per spese di rappresentanza di intendono le “erogazioni a titolo gratuito di beni e servizi, effettuate con finalità promozionali o di pubbliche relazioni e il cui sostenimento risponda a criteri di ragionevolezza in funzione dell’obiettivo di poter raggiungere benefici economici per l’impresa ovvero sia coerente con pratiche commerciali di settore”. Pertanto, la deducibilità è pari al 75% della spesa sostenuta nel limite annuo pari:
- all’ 1,5% dei ricavi e proventi entro 10 milioni di euro;
- allo 0,6% dei ricavi e proventi da 10 milioni a 50 milioni di euro;
- allo 0,4% dei ricavi e proventi oltre i 50 milioni di euro.
Per quanto riguarda le imposte indirette le cene natalizie, a favore dei dipendenti sono indetraibili Iva mentre se a favore dei clienti e fornitori sono detraibili Iva per importi inferiori ad euro 50.
Visita il Ns sito alla sezione “Circolari – mensile di dicembre 2018” così troverai anche il trattamento fiscale degli omaggi ai clienti/fornitori/dipendenti.
