Con il dilagarsi dell’epidemia del Coronavirus molte società hanno avvertito l’esigenza di differire i termini per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. La difficoltà nel programmare riunioni, da realizzarsi in via telematica o garantendo la necessaria distanza di sicurezza interpersonale, tra amministratori, sindaci e revisori, unita all’assenza del personale amministrativo dagli uffici, potrebbero infatti rallentare l’attività di stesura del bilancio da sottoporre all’approvazione.
Il D.L. 18/2020 (Cura Italia) consente alle società di convocare l’assemblea ordinaria entro il termine di 180 giorni (invece di 120 giorni) dalla chiusura dell’esercizio sociale senza alcun bisogno di motivazione. Il termine ultimo per l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio può slittare, dunque, dal 29.04.2020 al 29.06.2020 (o 29.07.2020 in seconda convocazione).
Il decreto consente inoltre alle società di prevedere, anche in deroga alle disposizioni statutarie, che le riunioni degli organi societari possano tenersi mediante mezzi di telecomunicazione senza la necessità che si trovino nello stesso luogo il presidente ed il segretario.
