Professioni sanitarie e organizzazione in forma societaria

13 Maggio 2022di Giovanna Meneghini

Sempre di più in ambito medico si afferma la necessità di svolgere le professioni sanitarie attraverso il veicolo di strutture organizzate anche sotto il profilo giuridico, quali studi professionali associati, società di capitali (ad esempio, la società a responsabilità limitata o SRL), o come società tra professionisti (S.t.P. a sua volta strutturabile in forma di SRL).

Questa evoluzione verso forme di aggregazione organizzate è nata da esigenze sempre più sentite tra gli operatori del settore e, nello specifico:

  • far fronte adeguatamente a numerosi adempimenti normativi (per es. in ambito di sicurezza, di fiscalità, di amministrazione),
  • integrare competenze in varie discipline e di figure professionali diverse in stretta collaborazione tra loro,
  • adottare nuove tecnologie che richiedono investimenti e skills difficilmente affrontabili da un singolo operatore sanitario,

Ma a cosa può servire una società (per es. una SRL) in ambito sanitario?

Gli obiettivi a cui risponde la struttura societaria sono molteplici ed il veicolo societario può essere utilizzato nei seguiti ambiti operativi:

  • un “società sanitaria” in senso proprio che effettua la prestazione sanitaria,
  • una “società di mezzi” che organizza struttura, dispositivi medici e personale,
  • una “società di consulenza” che svolge servizi di contenuto sanitario verso altre società e non verso i pazienti.

Le caratteristiche delle diverse attività sanitarie da svolgere, la necessità di strutture a supporto del loro svolgimento più o meno complesse, l’entità degli investimenti da realizzare richiedono un attento esame che porti alla scelta della forma di aggregazione societarie più opportuna alla luce delle esigenze dei soggetti coinvolti e delle prospettive specifiche che sono state programmate.