Comunicazione preventiva per i crediti di imposta 4.0: quando possiamo evitarla?

14 Febbraio 2025di Valeria Rossi

Di recente con la legge n. 207/2024, è stato stanziato un limite massimo di risorse a disposizione di 2,2 miliardi di euro per agevolare i beni materiali 4.0 effettuati nel 2025, con conseguente obbligo di presentazione di specifiche comunicazioni per la fruizione.

Per “prenotarsi” e poter rientrate, dunque, in questo limite di spesa stanziato, è necessaria la presentazione di specifiche comunicazioni che rileveranno in base all’ordine cronologico di presentazione e per le quali siamo in attesa delle disposizioni attuative.

Al raggiungimento dei limiti di spesa, il MIMIT ne darà immediata comunicazione mediante pubblicazione sul proprio sito, anche al fine di sospendere l’invio delle richieste per la fruizione del credito di imposta.

Vediamo nel dettaglio quali investimenti rientrano e non rientrano in questo tetto massimo.

È previsto che il credito d’imposta 4.0 spetterà alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi di cui all’allegato A alla L. 232/2016, effettuati dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, ovvero entro il 30 giugno 2026, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, nel limite di spesa di 2.200 milioni di euro.

Tuttavia, è stato disposto che questo limite non opererà in relazione agli investimenti in beni materiali 4.0 per i quali entro il 31 dicembre 2024 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Tuttavia, non è chiaro entro quando devono essere completati gli investimenti “prenotati” entro il 31 dicembre 2024 e dunque esclusi  dalla comunicazione per la prenotazione del limite di risorse stanziate; nella formulazione iniziale della norma non era previsto alcun termine lungo per gli investimenti 2024, in quanto era prevista la medesima misura dell’agevolazione (20% fino a 2,5 milioni di investimento), per gli investimenti effettuati nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025 (o 30 giugno 2026 in caso di prenotazione entro il 31 dicembre 2025).

L’effettuazione di tali investimenti sembrerebbe poter essere effettuata, sulla base della normativa in vigore e in assenza di altre indicazioni, fino al 31 dicembre 2025, termine in generale previsto per l’agevolazione.
Si attendono dunque istruzioni ufficiali sul tema sia per quanto riguarda le modalità sia i termini di presentazione delle nuove comunicazioni.

Si ricorda che per il 2025 non è più riconosciuto il credito d’imposta per i beni immateriali 4.0.