Circolare mensile | Novembre 2024

9 Dicembre 2024

Agenzia delle Entrate: Proroga di dieci giorni per gli F24 scartati

Con provvedimento emanato lo scorso 31 ottobre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha constatato l’irregolare funzionamento, nei giorni 29 e 30 ottobre, del servizio di acquisizione dei modelli F24 presentati attraverso i servizi telematici. Il malfunzionamento ha prodotto diversi scarti delle deleghe di pagamento inviate.
In applicazione dell’art. 1 D.L. 498/1961, il quale prevede lo slittamento automatico dei termini nei casi di malfunzionamento aventi carattere eccezionale, viene disposta una proroga di 10 giorni dalla scadenza originaria. Conseguentemente, gli F24 aventi scadenza 30 ottobre scartati, potranno essere trasmessi entro il prossimo 10 novembre senza sanzioni.
Vi invitiamo a verificare eventuali scarti avvenuti nei giorni sopra indicati e a ritrasmettere i modelli di pagamento entro la nuova scadenza.

Credito d'imposta investimenti in beni immateriali 4.0 ridotto dal 2025

Per gli investimenti in beni immateriali 4.0, effettuati a partire dal 1° gennaio 2025 è prevista una riduzione della quota di credito d’imposta riconosciuta, che scenderà dall’attuale 15% al 10% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili di un milione di euro come negli anni precedenti.
La misura del 15% è inoltre prevista qualora tali investimenti siano effettuati entro il termine “lungo” del 30 giugno 2025 a condizione che entro il 31 dicembre 2024 ne sia stata effettuata la “prenotazione”, ossia risulti accettato l’ordine di acquisto da parte del venditore e sia stato corrisposto un acconto almeno pari al 20% del costo del bene.
Nessuna modifica, invece, per gli investimenti in beni materiali 4.0: in tal caso la misura dell’agevolazione resta infatti la stessa rispetto a quella già operativa per il 2024.
Di seguito una tabella riepilogativa delle aliquote del credito previste per tali investimenti:

Effettuazione investimento
Tipologia di bene 1° gennaio 2024 -31 dicembre 2024

(termine “lungo” 30 giugno 2025)

1° gennaio 2025 -31 dicembre 2025

(termine “lungo” 30 giugno 2026)

Beni materiali 4.0 –     20% per investimenti fino a 2,5 milioni

–     10% per investimenti tra i 2,5 e i 10 milioni

–     5% per investimenti tra i 10 e i 20 milioni

–     5% per investimenti green tra i 20 e i 50 milioni

–     20% per investimenti fino a 2,5 milioni

–     10% per investimenti tra i 2,5 e i 10 milioni

–     5% per investimenti tra i 10 e i 20 milioni

–     5% per investimenti green tra i 20 e i 50 milioni

Beni immateriali 4.0 15%

Per investimenti fino 1 milione di euro

10%

Per investimenti fino 1 milione di euro

Ricordiamo che, salvo eventuali proroghe, il credito d’imposta 4.0 terminerà con il 31 dicembre 2025.

Conversione in Legge D.L. Omnibus: Bonus investimenti ZES Unica Mezzogiorno

La Legge di conversione del D.L. Omnibus, pubblicata in G.U. lo scorso 8 ottobre, ufficializza l’obbligo di presentazione del nuovo modello di comunicazione integrativa ai fini dell’accesso al credito d’imposta ZES Unica Mezzogiorno.
Tale modello dovrà essere trasmesso tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024 e dovrà attestare il completamento, entro il 15 novembre 2024, degli investimenti indicati nella comunicazione già inviata.
La comunicazione integrativa dovrà inoltre contenere l’ammontare del credito di imposta maturato in relazione agli investimenti effettivamente completati, le relative fatture elettroniche e gli estremi della certificazione, rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti dell’effettivo sostenimento delle spese.

Forfettari: regolarizzazione del quadro RS entro il 30 novembre

Nel corso del 2023 l’Agenzia delle Entrate aveva trasmesso lettere di compliance nei confronti dei soggetti forfettari per i quali, nel periodo d’imposta 2021, risultava la mancata indicazione degli elementi informativi obbligatori richiesti dalla norma nel quadro RS del Modello Redditi relativo a quell’annualità. Le informazioni richieste dovranno essere comunicate, anche mediante l’intermediario, al fine di fornire elementi e informazioni in grado di giustificare la presunta anomalia riscontrata, entro il 30 novembre 2024, termine differito dal D.L. n. 132/2023.

Nuova nomenclatura combinata per il 2025

Con il regolamento di esecuzione UE n. 2522/2024 è stato aggiornato e modificato l’elenco TARIC che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025.
Sono stati introdotti nuovi codici tariffari di Nomenclatura combinata e aggiunte nuove sottovoci doganali per merci specifiche.
Ricordiamo di verificare, dal prossimo anno, eventuali modifiche ai codici nomenclatura normalmente utilizzati al fine di recepire eventuali modifiche.

Manovra 2025: soglia di non imponibilità per i fringe benefit per il triennio 2025-2027

La prima versione del nuovo Ddl di Bilancio 2025 prevede una proroga fino al 2027 dell’attuale misura relativa ai fringe benefit, in deroga a quanto disciplinato dall’art 51, comma 3, del TUIR.
In particolare, la soglia di non imponibilità dei fringe benefit per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027 si confermerebbe elevata da 258,23 euro a:

  • 1.000 euro per tutti i dipendenti;
  • 2.000 euro per i soli lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico.

Rientrano nel suddetto limite anche le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale e le spese per l’affitto della prima casa ovvero degli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.
Si specifica che, essendo il Disegno di Legge di Bilancio ancora in corso di approvazione, le relative disposizioni sono suscettibili di modifiche ed integrazioni.

Manovra 2025: novità in materia di Bonus Edilizi

Il Ddl di Bilancio 2025, presentato in bozza alla Camera, prevede diverse novità in materia di bonus edilizi per il triennio 2025-2027.
Si riporta di seguito un prospetto riassuntivo delle potenziali nuove aliquote relative ai principali bonus edilizi attualmente vigenti:

Bonus Riferimento normativo 2025 2026-2027
Bonus ristrutturazione Art. 16-bis
D.p.r. 917/86
Aliquote al 50% per le
abitazioni principali e al
36% per gli altri immobili.
Massimale di spesa pari
a 96.000 euro.
Aliquote al 36% per le
abitazioni principali e al
30% per gli altri immobili.
Massimale di spesa pari
a 96.000 euro.
Ecobonus e Sismabonus L.296/2006 e
Art.16 D.I.
63/2013
Aliquote al 50% per le
abitazioni principali e al
36% per gli altri immobili.
Aliquote al 36% per le
abitazioni principali e al
30% per gli altri immobili.
Bonus Mobili Art. 16, c.2,
D.I. 63/2013
Aliquote al 50%.
Massimale di spesa
5.000 euro
Non previsto
Bonus Verde L.205/2017
art.1 c.12
Non previsto Non previsto

Si specifica che, essendo il Disegno di Legge di Bilancio ancora in corso di approvazione, le relative disposizioni sono suscettibili di modifiche ed integrazioni.

Locazioni turistiche e affitti brevi: proroga del CIN al 1° gennaio 2025

Lo scorso 22 ottobre 2024 il Ministero del Turismo, tramite la pubblicazione di un apposito avviso sul proprio sito, ha ufficializzato la proroga del termine per la richiesta e l’ottenimento del Codice identificativo nazionale (CIN) al 1° gennaio 2025, fissando una scadenza unica per tutti i soggetti obbligati ai sensi dell’art. 13-ter del D.L. 145/2023.

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