Tax credit 5.0: esaurite le risorse ma domande ancora ammissibili
Con decreto del 6 novembre 2025, il MIMIT ha comunicato l’esaurimento delle risorse destinate alla misura Transizione 5.0. Le prenotazioni pervenute hanno saturato la dotazione finanziaria, anche in considerazione della revisione del PNRR in corso di approvazione. È comunque consentita la trasmissione di nuove comunicazioni di prenotazione fino al 31 dicembre 2025, che saranno considerate valide e gestite in ordine cronologico. Tali comunicazioni mantengono efficacia subordinatamente alla verifica documentale. In caso di rifinanziamento o scorrimento, le imprese saranno informate tramite la piattaforma dedicata.
IVA: comunicazioni di anomalia e ravvedimento
Con il provvedimento n. 369141/2025, l’Agenzia delle Entrate ha avviato l’invio di comunicazioni di anomalia sulla dichiarazione IVA 2024. L’obiettivo è quello di dare possibilità ai contribuenti di sanare eventuali errori applicando sanzioni ridotte rispetto a quelle minime previste. Le comunicazioni nascono dal confronto di tre dati: quelli derivanti dalle fatture elettroniche, dai corrispettivi e quelli indicati nella dichiarazione annuale Iva.
La comunicazione e le relative informazioni di dettaglio sono consultabili anche all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate denominata «Cassetto fiscale» e dell’interfaccia web «Fatture e corrispettivi».
Controlli automatizzati sull'imposta di bollo
L’Agenzia delle Entrate ha avviato controlli automatizzati sull’irregolare versamento dell’imposta di bollo relativa alle fatture elettroniche del IV trimestre 2022. I contribuenti ricevono comunicazioni con l’elenco delle fatture soggette a bollo non versato, suddivise in Elenco A (bollo indicato) e Elenco B (bollo ritenuto successivamente). La regolarizzazione deve avvenire entro 30 giorni tramite modello F24. I codici tributo utilizzati sono: A400 (imposta), A401 (sanzione ridotta), A402 (interessi). In alternativa, in caso di riscontro di errori nei dati comunicati, è possibile inviare una richiesta tramite il canale CIVIS.
Report di sostenibilità: slittano le scadenze
Con la conversione in legge del Decreto Omnibus, l’Italia ha recepito la Direttiva europea “Stop the Clock”, la quale posticipa di due anni l’obbligo di rendicontazione di sostenibilità. Per le grandi imprese l’avvio si sposta dal 2025 al 2027.
IRES premiale: codici tributo per il versamento
L’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo per il versamento dell’IRES premiale, con aliquota ridotta al 20% per il periodo d’imposta 2025. L’agevolazione si applica alle imprese che accantonano almeno l’80% dell’utile 2024, reinvestono in beni 4.0 e 5.0 ed effettuano nuove assunzioni. I nuovi codici tributo sono “2049” per il saldo e “2048” per il secondo acconto o per il versamento in unica soluzione.
Contributo MASE per l'impronta ambientale dei prodotti
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha aperto il secondo sportello per incentivare l’adesione allo schema volontario “Made Green in Italy”, volto alla realizzazione di progetti relativi alla valutazione dell’impronta ambientale dei prodotti.
Possono partecipare i produttori di beni classificabili come Made in Italy.
Il contributo è a fondo perduto, con un limite massimo di 7.750 euro per progetto, nel rispetto del regime de minimis (Reg. CE n. 2023/2831). Le spese ammissibili comprendono i costi per la consulenza, per le attività di verifica da parte di un ente terzo e per l’acquisto di strumentazione e servizi funzionali all’attività, comprese licenze informatiche e banche dati.
I progetti devono avere una durata di sette mesi dalla data di accettazione del contributo da parte del soggetto richiedente.
La procedura è valutativa a sportello, e seguirà l’ordine cronologico di presentazione delle domande che saranno presentabili dal 28 ottobre al 28 novembre 2025.
CBAM: obbligo di autorizzazione dal 2026
Dal 1° gennaio 2026 entra in vigore la fase definitiva del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM).
È obbligato ad ottenere la qualifica di CBAM AUTORIZZATO chi effettua cumulativamente e su base annuale importazioni per più di 50 tonnellate di merci che rientrano nel CBAM (cemento e prodotti di cemento, elettricità, fertilizzanti minerali e chimici, prodotti di ferro e acciaio, prodotti di alluminio, idrogeno).
Gli importatori di merci soggette al CBAM e i loro rappresentanti doganali indiretti dovranno:
- essere autorizzati come dichiaranti CBAM,
- dichiarare ogni anno la quantità di merci soggette a CBAM importate nell’anno civile precedente.
In assenza di tale autorizzazione si rischia il blocco delle merci, il rifiuto dello sdoganamento e l’applicazione di sanzioni.
Per maggiori dettagli, si invitano gli operatori a consultare il sito ufficiale CBAM della Commissione Europea e la sezione dedicata dell’ADM, che rimanda anche al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
Si raccomanda di presentare la domanda di autorizzazione quanto prima.
Obbligo di integrazione tra registratori telematici e POS dal 2026
A decorrere dal 1° gennaio 2026, gli esercenti saranno obbligati a collegare i registratori telematici ai terminali POS, secondo quanto previsto dalla legge di Bilancio 2025 e dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 31 ottobre 2025. Il collegamento dovrà avvenire esclusivamente tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”, registrando i dati identificativi univoci degli strumenti. È previsto un termine di 45 giorni per la registrazione iniziale, mentre per variazioni o nuove attivazioni il termine decorre dal sesto giorno del secondo mese successivo. I dati dei pagamenti elettronici dovranno essere memorizzati e trasmessi in forma aggregata su base giornaliera. Le sanzioni per mancato collegamento includono multe fino a 1.000 euro a trimestre e la sospensione della licenza da 15 giorni a 6 mesi in caso di recidiva.
Investimenti 4.0: ultima finestra fino a giugno 2026
Le imprese che hanno effettuato prenotazioni di beni 4.0 entro il 31 dicembre 2025, con ordine accettato e acconto pari almeno al 20%, potranno completare gli investimenti entro il 30 giugno 2026, beneficiando del credito d’imposta previsto dalla Legge 207/2024. Si ricorda che al fine della fruizione del credito d’imposta è necessario effettuare le tre comunicazioni al GSE e che il beneficio è ammesso fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Limiti dimensionali e obblighi di nomina del revisore nelle Srl
Ricordiamo che ai sensi dell’art. 2477 del Codice Civile, l’obbligo di nomina dell’organo di controllo o del revisore legale scatta se, per due esercizi consecutivi, viene superato almeno uno dei seguenti limiti:
- totale attivo patrimoniale: € 4.000.000
- ricavi da vendite e prestazioni: € 4.000.000
- dipendenti occupati in media: 20 unità
L’obbligo riguarda anche le Srl che redigono il bilancio consolidato o che controllano società soggette a revisione legale. La nomina non è più necessaria se, per tre esercizi consecutivi, tali soglie non vengono superate.
Obbligo di tenuta delle scritture ausiliarie di magazzino: requisiti
Gli artt. 13, 14 e 20 del D.P.R. 600/1973 e l’art. 1 del D.P.R. 695/1996 stabiliscono l’obbligo di tenuta delle scritture ausiliarie di magazzino per le imprese in contabilità ordinaria.
L’obbligo sussiste qualora, per due esercizi consecutivi, siano stati superati congiuntamente i seguenti limiti:
- ricavi superiori a € 5.164.000,00
- rimanenze finali superiori a € 1.100.000,00
Il controllo del superamento dei limiti va effettuato in sede di approvazione del bilancio di esercizio. L’obbligo decorre dal secondo anno successivo al verificarsi delle suddette condizioni e cessa a partire dal primo periodo di imposta successivo a quello in cui per la seconda volta consecutivamente l’ammontare dei ricavi o delle rimanenze è inferiore a tali limiti.
Le scritture devono essere impostate in forma sistematica e ordinata, con annotazioni almeno mensili, su supporti liberamente scelti (libri, schede, sistemi digitali). Le rilevazioni devono evidenziare i movimenti di carico e scarico per singolo bene o categoria, garantendo la completa tracciabilità.
Aggiornamento nomenclatura combinata per il 2026
L’aggiornamento dei codici della Nomenclatura Combinata è stato formalizzato dal Regolamento UE n. 2025/1926, con applicazione dal 1° gennaio 2026. Tale revisione, che modifica il sistema di classificazione a otto cifre, è dettata dall’evoluzione delle esigenze statistiche, di politica commerciale e tecnologiche. Invitiamo pertanto a verificare, a partire dal prossimo anno, eventuali modifiche ai codici nomenclatura utilizzati, ai fini di recepire eventuali modifiche.
Legge di Stabilità 2026: possibile ritorno degli iper-ammortamenti
La prima versione del nuovo Ddl di Bilancio 2026 prevede che, dal 1° gennaio 2026, le imprese potranno beneficiare di una maggiorazione extracontabile del costo di acquisizione dei beni strumentali, che sostituirà gli attuali crediti di imposta 4.0 e transizione 5.0. L’agevolazione riguarda beni materiali e immateriali nuovi, interconnessi al sistema aziendale e ricompresi negli allegati A e B alla L. 232/2016, e impianti per autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Le aliquote variano in base all’importo: 180% fino a 2,5 milioni, 100% fino a 10 milioni, 50% fino a 20 milioni. Per investimenti ecologici, le aliquote salgono al 220%. L’accesso al beneficio richiederà comunicazioni telematiche tramite piattaforma GSE.
Legge di Stabilità 2026: possibile maxi prelievo sui dividendi
Il testo del Ddl di Bilancio 2026, attualmente in bozza, prevede che dal 1° gennaio 2026, i dividendi derivanti da partecipazioni inferiori al 10% non godranno più dell’esclusione parziale dal reddito imponibile (nella misura del 95%, ovvero del 60%, 50,28% o 41,86% a seconda della forma giuridica). La nuova disciplina comporta la piena imponibilità per tali utili, con impatti significativi per le società di capitali e di persone. Sono previste possibili revisioni, tra cui l’introduzione di un requisito temporale minimo di detenzione per distinguere tra partecipazioni di trading e di investimento durevole.
Legge di Stabilità 2026: possibile proroga delle detrazioni per interventi edilizi
La bozza circolata del Ddl di Bilancio 2026 prevede anche per il 2026 le aliquote maggiorate del 50% per ecobonus, sismabonus e bonus casa, se l’immobile è adibito ad abitazione principale e il contribuente è titolare di diritto reale. In assenza di tali requisiti, si applica l’aliquota ordinaria del 36%. Esteso anche il bonus mobili per il 2026. Non sono invece prorogati il superbonus (salvo eccezioni per zone sismiche) e il bonus barriere 75%, che terminano al 31 dicembre 2025.
In caso di mancata proroga delle aliquote suddette, la detrazione per bonus ristrutturazione, ecobonus e sismabonus sarà pari al 36% per l’abitazione principale, 30% per gli altri immobili. I bonus mobili e verde non saranno, invece, oggetto di detrazione.
Si precisa che le società potranno accedere all’aliquota inferiore, a decorrere dall’esercizio in cui i lavori risultano conclusi, mentre le persone fisiche applicano il criterio di cassa, ossia la detrazione spetta dall’anno di effettivo pagamento.
Infine, si ricorda che per i contribuenti con reddito complessivo superiore ai 75.000 euro scatta la limitazione del plafond delle spese detraibili.
Si precisa che, essendo il Disegno di Legge di Bilancio 2026 ancora in corso di approvazione, le relative disposizioni sono suscettibili di modifiche e/o integrazioni.

