Comunicazione PEC amministratori: obbligo entro il 30 giugno
Con una nota pubblicata lo scorso 12 marzo, il MMIT ha disciplinato l’obbligo, già introdotto dalla Legge di Bilancio 2025, per tutti gli amministratori e liquidatori di società di capitali, società di persone e società semplici che esercitano attività agricola, di comunicare al registro imprese un domicilio digitale (PEC) entro il 30 giugno 2025.
Si precisa che l’indirizzo PEC utilizzato per l’elezione del domicilio digitale non può coincidere con quello della società in cui si ricopre l’incarico e che ogni amministratore deve avere un proprio domicilio digitale. Tuttavia, nel caso di soggetti con incarichi in più società, è possibile comunicare lo stesso indirizzo PEC per ciascuna delle entità giuridiche in cui opera.
Il mancato adempimento di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 103 e 1.032 euro, oltre all’impossibilità di depositare pratiche relative agli amministratori inadempienti.
Il nostro Studio invita tutti gli amministratori e i liquidatori a provvedere all’attivazione di un domicilio digitale ed a comunicarcelo così da poter procedere con l’iscrizione presso il Registro delle Imprese.
Obbligo assicurazione contro i rischi catastrofali: proroga per le PMI
Si segnala che il D.l. 39/2025, pubblicato in G.U. il 31 marzo 2025, ha disposto la proroga del termine per la sottoscrizione della polizza catastrofale per le micro, piccole e medie imprese.
Le nuove scadenze risultano essere:
1° ottobre 2025 per le medie imprese;
1° gennaio 2026 per le micro e piccole imprese.
Permane invece il termine del 31 marzo 2025 per le grandi imprese, per le quali tuttavia non si applicheranno sanzioni per i successivi 90 giorni.
Trattamento IVA imposta di bollo: novità
Con risposta ad interpello, l’Agenzia delle Entrate afferma che al riaddebito dell’imposta di bollo di due euro in fattura non può mai trovare applicazione l’art. 15 del D.p.r. 633/72, poiché tale riaddebito non costituisce una spesa sostenuta in nome e per conto del cliente. L’Agenzia delle Entrate aggiunge che il riaddebito del bollo costituisce un ricavo/compenso e segue il trattamento iva dell’operazione principale: quindi, in caso, ad esempio, di emissione di una fattura ai sensi dell’art. 8 lett. c) D.p.r. 633/72, l’eventuale riaddebito dell’imposta di bollo seguirà lo stesso trattamento iva.
Riammissione alla rottamazione quater: presentazione della domanda
Lo scorso 11 marzo l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha reso disponibile l’applicativo telematico per la presentazione della richiesta di riammissione alla Rottamazione quater per tutti i contribuenti decaduti dall’agevolazione a causa di omessi, insufficienti o tardivi versamenti delle rate previste.
In particolare, è possibile presentare la domanda dall’area riservata del sito, accedendo con Spid, CIE o CNS, oppure, in alternativa, dall’area pubblica dello stesso; in questo caso sarà necessario allegare copia del documento di identità e indicare un indirizzo e-mail per avere la ricevuta di presentazione della domanda.
L’Agenzia Entrate Riscossione invierà, entro il 30 giugno 2025, una comunicazione contenente l’importo dovuto e i moduli di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di richiesta.
Una volta inviata la domanda, il contribuente sarà considerato adempiente, evitando così l’attivazione di procedure esecutive.
Si ricorda che la domanda deve essere presentata entro il 30 aprile 2025 e che la riammissione è consentita esclusivamente ai soggetti decaduti entro il 31 dicembre 2024.
Riversamento spontaneo del Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo: riapertura dei termini
Il D.L. 25/2025, pubblicato in G.U. lo scorso 14 marzo, prevede la riapertura dei termini per il riversamento spontaneo all’erario, senza applicazione di interessi e sanzioni, del credito di imposta R&S, come previsto dall’art. 5 del D.L. 146/2021.
In particolare, i contribuenti interessati possono presentare la domanda di adesione entro il 3 giugno 2025 per restituire i crediti d’imposta maturati negli anni 2015-2019 ed indebitamente utilizzati in compensazione sino al 22 ottobre 2021.L’importo deve essere versato in un’unica soluzione entro il 3 giugno 2025 oppure in tre rate, scadenti il 3 giugno 2025, il 16 dicembre 2025 e il 16 dicembre 2026.
L’opzione della rateizzazione non è consentita se, al momento della presentazione della domanda, l’atto di recupero del credito risulta definitivo.
Credito d’imposta Zes Unica: comunicazioni dal 31 marzo
A partire dallo scorso 31 marzo è possibile presentare le comunicazioni per l’accesso al credito d’imposta investimenti nella ZES unica Mezzogiorno per il 2025.
In particolare, per usufruire di tale agevolazione, le imprese devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate, entro il 30 maggio 2025, l’ammontare delle spese sostenute dal 1° gennaio 2025 e di quelle previste fino al 15 novembre 2025. La comunicazione deve essere effettuata utilizzando l’apposito modello approvato dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 31 gennaio 2025.
Nel modello di comunicazione è possibile inoltre indicare:
gli investimenti pluriennali avviati nel 2024 e conclusi dopo il 31 dicembre 2024;
gli acconti pagati e fatturati prima del 1° gennaio 2025 per gli investimenti realizzati a partire da tale data.
L’invio della comunicazione deve avvenire esclusivamente in via telematica, attraverso il software “ZES UNICA 2025”, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Istanza per rimborso o compensazione iva trimestrale
Il 30 aprile 2025 scade il termine per la presentazione della richiesta di compensazione o rimborso del credito Iva formato nel primo trimestre dell’anno.
Si ricorda che per la richiesta di compensazione di crediti Iva trimestrali, che progressivamente superano l’importo di 5.000 euro è necessaria l’apposizione del visto di conformità del professionista.
L’apposizione del visto di conformità o il rilascio della garanzia patrimoniale non è, invece, necessaria per ottenere il rimborso delle eccedenze di credito Iva di importo annuale inferiore o pari ad euro 30.000.
Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) entro il 28 giugno 2025
Dallo scorso 10 marzo è disponibile il software per la presentazione e la comunicazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2025 che sarà utilizzato per le dichiarazioni riferite all’anno 2024. Il termine di presentazione è il 28 giugno 2025.
Ricordiamo che si tratta di una comunicazione che enti ed imprese devono presentare annualmente, in cui vengono indicati la quantità e la tipologia di rifiuti che sono stati prodotti o gestiti l’anno precedente. Sul sito del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica sono pubblicati modello e istruzioni, mentre sul sito di Unioncamere verrà reso disponibile il portale per la presentazione del MUD.
Enti del terzo settore, Onlus e ASD: domanda 5 per mille 2025
Lo scorso 13 marzo 2025 è stata aperta la possibilità di presentare la domanda di iscrizione al 5 per mille per le Onlus, le ASD e gli Enti del terzo settore. L’istanza deve essere necessariamente presentata in via telematico utilizzando i canali dell’Agenzia delle Entrate entro il 10 aprile 2025.
L’elenco degli iscritti provvisorio verrà pubblicato entro il 20 aprile 2025 nel sito dell’Agenzia delle Entrate (del CONI per le ASD). Le correzioni di eventuali errori rilevati nell’elenco potranno essere richieste entro il successivo 30 aprile. L’elenco definitivo degli iscritti verrà pubblicato, depurato dagli errori, entro il 10 maggio 2025.
È applicabile l’istituto della remissione in bonis. In particolare, le organizzazioni non lucrative e le ASD potranno accreditarsi anche dopo la scadenza naturale del 10 aprile 2025, purché in possesso dei requisiti alla stessa data, inviando la domanda entro il 30 settembre 2025 e versando contestualmente la sanzione di euro 250.
Si ricorda che non sono tenute alla trasmissione dell’istanza di accreditamento le Onlus e le ASD presenti nell’elenco permanente degli iscritti 2025, consultabile rispettivamente nel sito dell’Agenzia delle Entrate e del CONI.