Rottamazione quinquies: la nuova sanatoria fiscale nella legge di stabilità 2026

9 Dicembre 2025di Anna Carollo

La “rottamazione quinquies”, prevista dal disegno di Legge di Bilancio 2026, offre ai contribuenti la possibilità di definire i carichi affidati agli Agenti della riscossione dal 2000 al 31 dicembre 2023. Il beneficio principale consiste nello stralcio totale di sanzioni, interessi di mora e aggi di riscossione: si paga solo la quota capitale dell’imposta o del contributo.

La rottamazione quinquies riguarda principalmente i carichi derivanti da omessi versamenti di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e da liquidazione automatica o controllo formale della dichiarazione (artt. 36-bis e 36-ter DPR 600/73, artt. 54-bis e 54-ter DPR 633/72). Sono inclusi anche i ruoli o avvisi di addebito INPS, purché la violazione non derivi da accertamento, e le violazioni del Codice della Strada (limitatamente a interessi e maggiorazioni).

Sono esclusi gli accertamenti esecutivi (salvo contestazione di omesso versamento), i ruoli da avvisi di recupero crediti d’imposta, liquidazione, accertamenti su imposte d’atto e tributi minori e le imposte non dichiarate, imposta di registro, successioni, ipocatastali.

Il pagamento potrà avvenire in un’unica soluzione entro luglio 2026 oppure in massimo 54 rate bimestrali (9 anni), con tasso di interesse annuo del 4% (con possibile riduzione al 3% in fase di approvazione).

La decadenza del beneficio si verifica se non si paga l’unica rata, due rate anche non consecutive o l’ultima rata, anche parzialmente.

Attenzione ai piani di dilazione in corso: se si aderisce alla rottamazione, le dilazioni precedenti vengono revocate e non possono essere concesse nuove rateazioni. Dalle somme già versate si scomputano solo le quote di capitale.

Sono allo studio modifiche come la riduzione del tasso di interesse e l’ampliamento dei carichi rottamabili, ma i vincoli di bilancio rendono difficile prevedere cambiamenti sostanziali.