Avvisi bonari: controlli automatizzati

7 Dicembre 2017di Alberto Pegoraro0
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L’avviso bonario è un atto con cui l’Agenzia delle Entrate comunica al contribuente l’esito della liquidazione delle dichiarazioni presentate o richiede documenti mancanti utili alla corretta liquidazione delle dichiarazioni.
L’avviso bonario viene recapitato al domicilio del contribuente tramite raccomandata o notificato via pec e precede l’iscrizione a ruolo dei maggiori tributi liquidati.

L’avviso bonario può scaturire da:

  • un controllo automatico, attraverso il quale l’amministrazione finanziaria procede alla liquidazione delle imposte, dei contributi e dei premi dovuti, nonché dei rimborsi spettanti in base alle dichiarazioni presentate;
  • un controllo formale, con cui gli uffici periferici dell’amministrazione finanziaria richiedono ai contribuenti la documentazione a supporto di oneri deducibili, detrazioni di imposta e ritenute subite, per controllarne la spettanza.

In questo primo contributo approfondiremo gli avvisi bonari del primo tipo ossia quelli scaturenti da un controllo automatico.

L’avviso bonario viene notificato al contribuente entro la presentazione delle dichiarazioni relative all’anno successivo e concede al contribuente 30 giorni (dal ricevimento della comunicazione dello stesso ovvero dalla data della comunicazione definitiva contenente la rideterminazione delle stesse in sede di autotutela) per il pagamento delle somme richieste, con riduzione delle sanzioni ad un terzo.

I termini per il pagamento delle somme liquidate sono soggette alla sospensione feriale dei termini dal 1° agosto al 4 settembre.

Al ricevimento dell’avviso bonario il contribuente è tenuto a verificare la corretta notifica dello stesso e le somme liquidate e ha sostanzialmente due alternative:

  • A. Concordare con l’esito della liquidazione e:
  • pagare per intero le somme liquidate nell’avviso entro 30 giorni (90 nel caso in cui l’avviso bonario sia stato notificato all’intermediario che ha provveduto all’invio telematico della dichiarazione) dal ricevimento dello stesso
  • rateizzare le somme liquidate nell’avviso in un massimo di 8 rate (fino a 5.000 euro) o 20
  • B. Non riconoscere la validità dell’avviso ricevuto e procedere nei seguenti modi:
  • accedere al canale di assistenza Civis se abilitato ai servizi Entratel/Fisconline;
  • inviare una richiesta di informazioni tramite PEC a [email protected];
  • telefonare al numero 848 800 444;
  • inviare la documentazione necessaria alla correzione via fax;
  • rivolgersi a qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, con la documentazione di supporto;
  • In caso di accoglimento delle doglianze del contribuente, l’Agenzia delle Entrate può:

    • ridurre le somme richieste;
    • annullare l’avviso originario;
    • emettere un nuovo avviso con l’importo così ricalcolato. Il nuovo avviso potrà essere pagato con riduzione delle sanzioni effettuando il versamento entro 30 giorni dalla sua consegna, o essere oggetto di una nuova istanza di sgravio totale o parziale.

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